..Città in rete è un'associazione culturale che si occupa di indagare gli aspetti territoriali delle città sotto il profilo urbanistico, sociale, economico ed ambientale

Statuto

Statuto
Statuto

lunedì 26 aprile 2010

Città in Rete incontra....


Il prossimo incontro di Città in Rete si terrà giovedi 29 aprile alle ore 16.00, appuntamento al bar di Architettura.
Vi ricordiamo le tematiche affrontate negli incontri precedenti: territorio, progettazione partecipata, riciclaggio, riserve naturali e possibili escursioni.

Vi aspettiamo numerosi!

domenica 18 aprile 2010

"Nuovo" ambiente urbano

Foto di Giulia Morana
Negli anni che seguono il boom economico si recuperano spazi abbandonati, ex aree industriali o altri luoghi dismessi, si cerca di recuperare luoghi e anonimi spazi che la società dell’industria e del consumismo ha prodotto nel corso del tempo.
A Berlino, ad esempio, dopo la caduta del muro si comincia a recuperare molti spazi non più in uso e a proporli per un infinità di iniziative pubbliche capaci di mettere in gioco la città e riscoprirla attraverso le sue architetture e i suoi spazi collettivi.
In molte città si è fatto questo e in molte città, al contrario, si deve ancora lavorare affinchè siano possibili tali operazioni di rinascita.
Oggi sembra che questo percorso sia lento e che le città odierne siano molto condizionate dalla logica del mercato globale e di un modello di vita che dimentica le diverse realtà sociali, economiche, ambientali e urbane locali.
Le città dove viviamo contengono molti luoghi abbandonati, luoghi che possono essere percepiti ognuno in maniera diversa, buona o cattiva. A volte neanche ci rendiamo conto di possederli.
I cittadini, i politici, architetti e urbanisti, tutti siamo invitati a riscoprire i luoghi invisibili che la città contiene.
In alcune città europee esistono esperienze di partecipazione collettiva per la rinascita dei luoghi non più utilizzati.

- Laboratorio Urbano di Madrid -

Il Laboratorio Urbano di Madrid, è un associazione della Scuola Tecnica Superiore di Architettura che raccoglie in se persone differenti con diverse esperienze nell’ambito dell’Università che mediano l’interazione tra le realtà urbane invisibili e visibili. Il laboratorio non rimane solo uno spazio di incontro tra la gente, ma è un punto di partenza, un alternativa a un modello di vita sociale che non dimentica i suoi spazi, un luogo in cui architetti e urbanisti e professionisti di ogni campo lavorano insieme per rendere l’invisibile visibile.
Negli anni ha cercato di trovare collaborazioni con altre associazioni per poter collaboarare alla rinascita di tutti quei luoghi non più utilizzati o utilizzati male, raccogliendo notizie, effettuando studi e ricerche e stando al contatto con la gente.

- Lucien Kroll -

Il recupero e la riqualificazione affrontati dall’architetto belga Lucien Kroll, lasciano i concetti della tradizione moderna e funzionalista per trovare una visione più libera delle relazioni tra architettura e società. I suoi temi sono quelli della partecipazione, come mezzo per indirizzare le scelte progettuali; l’ecologia, intesa come parte del contesto sia ambientale che sociale; il recupero delle recenti periferie urbane, frutto di un urbanistica autoritaria; l’utilizzo della tecnologia come strumento capace di adattarsi alle esigenze del tempo.
Il tema dell’ecologia urbana viene ritenuta da Kroll importante in quanto sia in ecologia che in urbanistica l’uomo deve trovare un legame, un suo habitat tra natura e uomo. Il recupero è affrontato da Kroll in modo da tenere in cosiderazione questo stretto legame, il suo demolition-revolution non è intento a distruggere e ricostruire, egli parte dal rifiuto della totale demolizione per tenere un continuo legame con il passato, riscoprire antichi percorsi, di frantumazione e disintegrazione di grandi edifici, per giungere alla dimensione uomo, per il suo abitare per il suo vivere e riconoscersi con l’ambiente circostante.
Tra alcuni esempi il recupero di alcuni quartieri di Hellersdfort (Berlino, 1995-98) in cui utilizza prefabbricati inserendoli ai vecchi edifici rendendo tutto compatibile e variabile in base alle esigenze degli abitanti del luogo.

- Cantieri Isola -

Nel 2000 nasce a Milano l’ associazione Cantieri Isola, in risposta alla pubblicazione del progetto "Città della moda" per l'area Garibaldi-Repubblica da parte del Comune di Milano. L'associazione si autorganizza per far fronte alle problematiche connesse alle trasformazioni future, crea le basi per una vera e propria partecipazione con i cittadini, con le realtà che operano nel campo dell'arte, dell'ambiente, dell'ambito sociale, dell'architettura e dell'urbanistica.
Un esperienza di alternative di progetto, di multietnicità, di creatività, generando confronti capaci di far dialogare il quartiere con il resto della città.


Salvatore Abruscato

Ci siamo


Giovedì 15 aprile si è evidenziato quali sono gli obiettivi generali e le finalità dell'associazione Città in Rete.
Si è discusso della possibilità di dare vita ad una serie di proposte ed iniziative da portare avanti per mezzo di progetti.
Alcune delle tematiche affrontate riguardano il territorio e la progettazione partecipata, il riciclaggio, le riserve naturali e possibili escursioni.
Chiunque voglia partecipare al prossimo incontro per portare idee, proposte concrete o semplicemente per conoscerci può farlo, basta solo partecipare. Cercheremo di attivare anche una mailing list, per chi voglia farne parte, così da essere più efficaci nelle comunicazioni.
Avviseremo tramite il presente blog e facebook la data ed il luogo previsti per il prossimo incontro che si terrà alla fine di aprile.

Occhio al blog quindi...vi aspettiamo!

martedì 13 aprile 2010

Città in rete INCONTRA.....

Stiamo organizzando un incontro per discutere insieme di una serie di iniziative da portare avanti e per fare conoscere l'Associazione ad altri ragazzi/e per cercare di coinvolgerli e provare a costruire qualcosa insieme. Siete tutti invitati a partecipare e a dare il vostro contributo.

L'incontro è previsto giovedì pomeriggio alle ore 16:00 presso la Facoltà di Architettura, pertanto invitate chi può essere interessato.

Vi aspettiamo

giovedì 8 aprile 2010

La città è fuori controllo


Qualche giorno fa si è concluso a Rio de Janeiro il quinto Forum organizzato da Onu – Habitat sul tema «Diritto alla città, rinforzare la coesione urbana». La campagna urbana mondiale ha fatto emergere che metà della popolazione mondiale vive nelle città e nei prossimi cinquant’anni si arriverà ai due terzi di tutta l’umanità. L’incontro, a cui hanno partecipato funzionari, amministratori, urbanisti e addetti ai lavori di vari settori, ha permesso di discutere per diversi giorni su come fare in modo che le città crescano in maniera coerente e pianificata, senza che l’anarchia del mercato crei la separazione tra le zone ricche e povere che caratterizzano le megalopoli di oggi.

E’ soprattutto nei Paesi in via di sviluppo che il fenomeno dell’urbanizzazione è a dir poco allarmante e nelle città di questi Paesi si concentra la crescita urbana, a causa dei contadini che abbandonano le campagne alla ricerca di migliori condizioni di vita concentrandosi nelle baraccopoli ai margini dei grandi centri urbani, facendo i conti con malattie, delinquenza e precarietà alimentare senza alcuna garanzia di una vita dignitosa. Obiettivo della Campagna urbana è quello di sostenere la formazione di partenariati tra politica e finanza, riunendo gli attori interessati dalla crescita delle politiche pubbliche e degli investimenti privati in materia urbanistica. Si vorrebbe creare un punto di incontro tra gli abitanti delle bidonville e i grandi gruppi industriali, ma sorgono dei dubbi sul tipo di “diritto alla città” progettato da questa conferenza.

Altre soluzioni e altri percorsi sono stati discussi durante il parallelo Forum urbano sociale, tenutosi negli stessi giorni sempre a Rio. Obiettivo, lo scambio di esperienze e buone pratiche urbane e la costruzione di una rete forte e solidale tra attori provenienti dalla società civile. Laboratori autogestiti, esposizioni, proiezioni ed eventi vari per denunciare le distorsioni della crescita urbana basata sul mercato, dalla criminalizzazione dei migranti alla militarizzazione delle periferie, dai conflitti ambientali all’espulsione delle popolazioni locali.

All’Onu invece vorrebbero rifondare le città attraverso gli stessi strumenti che le hanno devastate, ripetendo, in un certo senso gli errori fatti in passato nei Paesi occidentali. Nella Dichiarazione approvata dal Forum sociale, il diritto alla città è un obiettivo da perseguire attraverso la partecipazione democratica e la giustizia sociale. «Per concretizzare il diritto alla città dobbiamo cambiare la logica stessa dei centri urbani», ha dichiarato Guilherme Marques, organizzatore del Forum.

Che fare? Alcune soluzioni da adottare, in quei Paesi dove il fenomeno sta raggiungendo livelli allarmanti, dovrebbero essere rivolte a sostenere l’agricoltura incentivandola, cercando di arginare il problema a monte. Inoltre bisognerebbe dare maggior peso alla sostenibilità delle città, riducendo il consumo di suolo e puntando al rispetto dell'ambiente per cercare di rispondere all'urbanizzazione sempre più fuori controllo. La pianificazione territoriale ed urbanistica deve essere fatta da chi realmente ne ha le competenze con il contributo della partecipazione e della giustizia sociale. I Paesi del terzo mondo se non effettuano un inversione di tendenza rischiano di commettere gli stessi errori urbanistici che negli anni passati si sono commessi nei Paesi industrializzati e questo si può e si deve evitare.

Marcello Blanda