..Città in rete è un'associazione culturale che si occupa di indagare gli aspetti territoriali delle città sotto il profilo urbanistico, sociale, economico ed ambientale

Statuto

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lunedì 27 giugno 2011

Progetto Parterre: workshop a Palermo il 28 giugno


Con l’incontro pubblico del 28 giugno 2011 il partenariato del progetto Parterre intende creare un momento di contatto tra i progetti piloti che animano e costituiscono l’ossatura portante del progetto. Nei progetti pilota che si svolgeranno (in realtà si stanno già svolgendo poiché il progetto è partito a settembre del 2010) si sperimentano concretamente i due soft di Electronic Town Meeting e Demos Plan. Si tratta di strumenti tecnologicamente avanzati che sono stati pensati e anche praticati per favorire i processi di partecipazione e di cittadinanza attiva. Come detto nelle premesse, l’obiettivo è verificare se e quanto tali strumenti siano in grado di rendere più raggiungibili gli obiettivi strategici dei processi partecipativi locali. Il successo della sperimentazione dei due strumenti verificato in diversi contesti europei (nord-centro-sud del continente) renderà più appetibili tali strumenti per un utilizzo a regime da parte delle Pubbliche Amministrazioni dai livelli locali a quelli regionali. In questo Workshop, nella prima parte della mattinata, dopo le presentazioni rituali, saranno sinteticamente proposti i casi dei progetti pilota in Finlandia, Irlanda, Germania e in Toscana. Dopo una breve pausa sarà la volta della veloce presentazione degli stakeholders del progetto pilota di Palermo.

giovedì 2 giugno 2011

Il referendum del 12 e 13 giugno


Il referendum è uno strumento attraverso cui i cittadini sono consultati direttamente su temi specifici e rappresenta uno degli strumenti più importanti della democrazia nel nostro Paese. Esso è uno strumento di democrazia diretta, consente cioè agli elettori di fornire - senza intermediari - il proprio parere, o la propria decisione, su un tema oggetto di discussione. Il 12 e 13 giugno i cittadini dovranno esprimere il proprio voto su temi molto importanti quali l’acqua pubblica, il nucleare e la giustizia, rispondendo a quattro specifici quesiti. Il referendum è di tipo abrogativo, quindi per abrogare la legge occorre rispondere SI. In particolare i quesiti sono i seguenti:

Primo quesito
Colore scheda: rosso
Titolo: Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione
Descrizione: Il quesito prevede l'abrogazione delle norme che attualmente prevedono l'obbligo di gara per affidare la gestione (non la proprietà, che resterebbe pubblica) dei servizi pubblici locali a operatori pubblici, privati o a società miste dove il capitale privato non è inferiore al 40%.
Secondo quesito
Colore scheda: giallo
Titolo: Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma
Descrizione: Il quesito propone l'abrogazione della norma che stabilisce la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione per il capitale investito dal gestore.
Terzo quesito*
Colore scheda: grigio
Titolo: Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme
Descrizione: Il quesito propone l'abrogazione delle norme che prevedono la realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare. Il testo del quesito è stato modificato dalla Corte di Cassazione per tenere conto del decreto moratoria, decreto legge 31/03/2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75. Il testo del quesito è stato modificato di conseguenza. La versione ufficiale del nuovo quesito non è ancora stata comunicata dalla Corte di Cassazione.
Quarto quesito
Colore scheda: verde chiaro
Titolo: Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale
Descrizione: Il quesito propone l'abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale.
Per la validità del referendum occorre raggiungere il quorum, pari al 50% + 1 degli aventi diritto al voto. E’ necessario che la maggioranza dei cittadini si rechino alle urne in modo da utilizzare uno dei pochi strumenti di democrazia che ci sono rimasti. Inoltre occorre rispondere SI ai quattro quesiti in modo tale da dare una risposta chiara, forte e univoca a chi ci governa su temi che interessano direttamente il nostro futuro.

*Il 1º giugno 2011 l'ufficio centrale della Cassazione ha stabilito che - pur alla luce dell'emendamento presentato dal governo - il referendum sul nucleare debba essere comunque svolto e che debba essere relativo al testo normativo risultante dalla modifica operata dal decreto omnibus. La Cassazione ha trasferito il quesito abrogativo sulle disposizioni di cui all'articolo 5 comma 1 e 8 dl 31/03/2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75; tenendo conto dell'abrogazione parziale contenuta nel decreto omnibus, la Corte ha stabilito che il referendum concernerà le ultime disposizioni legislative ancora in vigore.