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Statuto

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giovedì 30 aprile 2009

Piano casa: nuove norme tra le "scosse"

Piano casa, giro di vite sulle norme anti-sisma 

ROMA - Un' altra stretta in chiave antisismica nel "piano casa bis" del governo. Per vendere immobili sarà necessario dimostrare che l' edificio è sicuro, servirà il certificato di collaudo statico. È una delle novità introdotte nell' ultima bozza di dl sulle "Misure urgenti in materia edilizia, urbanistica e opere pubbliche" che arriva oggi alla Conferenza unificata e che il governo punta a varare al Consiglio dei ministri di domani. Arriva alle ultime battute la discussione sul dl per semplificare le norme in materia edilizia che apre la strada alle leggi regionali che permetteranno di ampliare del 20% le cubature delle abitazioni residenziali uni e bifamiliari e del 35% in caso di demolizione e ricostruzione con tecniche di bioedilizia. L' obiettivoè arrivarea un testo condiviso, che va all' esame dei governatori. A loro passa la parola per le ultime limature al testo. Il piano è stato radicalmente modificato rispetto alle intenzioni iniziali dopo un lungo braccio di ferro con le Regioni concluso con un' intesa siglata il primo aprile scorso, quindi è stato rivisto ancora dopo che il violento sisma che ha devastato l' Abruzzo ha portato in primo piano la necessità di costruire abitazioni sicure. Così nel "piano casa bis" sono entrate le "misure urgenti in materia antisismica e di sicurezza delle costruzioni". L' articolo 2 del dl è stato riscritto, e ora prevede che «gli interventi edilizi che riguardino parti strutturali di edifici, non possono essere né assentiti né realizzati e per i medesimi non può essere concesso alcun beneficio economico, fiscale o urbanistico sotto alcuna forma e in particolare mediante aumento di cubatura, ove il progettista non abbia provato documentalmente il rispetto della vigente normativa antisismica». Lo stesso articolo anticipa di un anno, al prossimo 30 giugno, l' entrata in vigore delle nuove norme antisismiche e prevede che dall' entrata in vigore del dl diventerà obbligatorio un certificato di collaudo statico per vendere un immobile, ma anche per tutti «gli atti tra vivi, sia in forma pubblica, sia in forma privata, aventi per oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali, relativi a edifici o a loro parti». Il dl amplia l' attività di edilizia libera, quella cioè che non è soggetta alla denuncia di inizio attività. Comprende: gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, quelli per eliminare barriere architettoniche, le opere di ricerca nel sottosuolo di tipo temporaneo. E ancora: le opere che soddisfano esigenze temporanee e che sono rimosse dopo tre mesi, come ad esempio un gazebo informativo. Esclusi dalla dia gli interventi per installare pannelli solari, fotovoltaici e termici e i mutamenti di destinazione d' uso che non prevedono opere edilizie, non determinano un aumento del carico urbanistico e sono eseguiti «in conformità agli strumenti urbanistici comunali». La bozza di dl introduce perequazioni e compensazioni nel piano urbanistico e proroga al 2010 il sistema per l' autorizzazione per gli interventi nelle aree vincolate, ma non prevede più il "silenzio-assenso" delle soprintendenze. Prevede semplificazioni in materia ambientale anche se le regioni vorrebbero un passo indietro. Istituisce un fondo per l' accesso al credito per l' acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie presso la presidenza del Consiglio. Repubblica — 29 aprile 2009