..Città in rete è un'associazione culturale che si occupa di indagare gli aspetti territoriali delle città sotto il profilo urbanistico, sociale, economico ed ambientale

Statuto

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domenica 29 novembre 2009

La tecnologia Gis e la sua applicazione multidisciplinare


Nell’ambito della giornata GIS Day 2009, promossa dal consorzio ARCA lo scorso 18 novembre a Palermo, sono stati presentati numerosi ed interessanti contributi sui campi di applicazione dei Sistemi Informativi Geografici in quanto la tecnologia GIS da alcuni anni ormai, si sta diffondendo enormemente e silenziosamente in moltissime discipline, rappresentando un elemento di forte innovazione.

Applicazione presentate durante la giornata:

- Tecniche GIS per la valutazione della pericolosità idrogeologica: attraverso l’utilizzo del GIS per gli studi relativi alla pericolosità dovuta al dissesto idrogeologico causato da frane e alluvioni e per lo sviluppo di moduli relativi alle precipitazioni e al deflusso delle acque che opportunamente predisposti in layer di tipo raster permettono l’applicazione di formule logico-matematiche di tipo MAP ALGEBRA.
- Tecnologie geo-spaziali per la sicurezza territoriale a servizio di utenti: basata sulla possibilità del manifestarsi di un evento che presenta elevati livelli di rischio, sia naturale che antropico. La criticità presenta normalmente tre caratteristiche principali quali la complessità sistemica, una sempre maggiore riduzione di risorse umane e il continuo aumento del numero dei disastri. Pertanto l’utilizzo dei GIS garantisce l’ottimizzazione sia organizzativa che gestionale, riuscendo efficacemente a connettere i vari soggetti coinvolti.
- Gis: validità e limiti nella nuova epidemiologia: applicazione che ci permette di studiare le malattie infettive ed i vettori che le trasmettono attraverso la costruzione di mappe delle esposizioni che ci permettono di analizzare quali sono le popolazioni esposte. Attraverso l’utilizzo di opportuni indicatori demografici e socio-economici è possibile costruire una mappa per confrontare i luoghi dove i casi di una malattia si manifestano maggiormente e le localizzazioni ospedaliere dei siti in grado di curare la malattia, in quanto in numerosi studi è emerso che in molti casi la mortalità è dovuta non tanto all’incidenza della malattia ma alla lontananza dai centri ospedalieri.
- Paesaggio e GIS: attraverso un approccio solistico in grado di caratterizzare il paesaggio come un sistema o un linguaggio. Le applicazioni della tecnologia GIS in ambito paesaggistico si sono diffuse in occasione dei Piani Paesistici d’Ambito e sono servite a supportare l’applicazione delle decisioni.

Altre applicazioni possibili presentate durante la giornata di convegno:

- Utilizzo di aeromobili computerizzati per il telerilevamento e la fotogrammetria a bassa quota;
- Geografia giudiziaria e utilizzo dei Gis nel campo della giustizia
- Studio dei fondali marini attraverso l’impiego di sistemi acustici e tecnologie avanzate;
- Immagini oblique telerilevate in grado di evidenziare le anomalie della vegetazione nel campo della ricerca archeologica;
- Monitoraggio marino e costiero atraverso il telerilevamento;
- Gis e ricerca faunistica per il censimento delle specie animali e la predisposizione di mappe con la presenza nel territorio di tali specie.

I materiali e le diapositive relative agli argomenti trattati sono disponibili nel sito della manifestazione all’ indirizzo http://gisday.consorzioarca.it/download.html

Altro interessante contributo è stato quello relativo a Open Street Map, un progetto di geografia partecipata aperto a tutti gli utenti basato sulla collaborazione. Attraverso un GPS è possibile raccogliere, caricare e mettere a disposizione dati e aggiornare mappe. Per ulteriori informazioni si consiglia di consultare il sito open street map.

Per concludere l’evento si è rivelato particolarmente interessante per i temi proposti e i numerosi campi di applicazione, suscitando interesse tra i partecipanti. Non sono state affrontate le tematiche relative all’applicazione dei SIT e della tecnologia GIS in campo urbanistico, come per esempio la predisposizione di un Sistema Informativo Territoriale applicato a un Piano Regolatore Generale o ad un Piano Particolareggiato Esecutivo, con la costruzione delle mappe di piano in modo da essere facilmente interrogabili e aggiornabili e la possibilità di condividere on line le informazioni attraverso l’utilizzo di un web GIS.

lunedì 16 novembre 2009

Work in progress

Città in Rete sta collaborando con Legambiente al progetto "A scuola di partecipazione", promosso da Fondazione per il Sud, portando avanti la realizzazione di un video-reportage per immagini ed interviste che raccontano gli spazi pubblici delle nostre città, in particolare di Palermo.
I temi che il video intende affrontare sono:
- le differenze che intercorrono tra gli spazi pubblici vissuti in centro e in periferia;
- le principali motivazioni che negano gli spazi collettivi costruendo un processo di ri-appartenenza degli stessi;
- i vari modi di intendere la "cosa pubblica", la mancanza di senso di appartenenza ed i principali cambiamenti degli spazi avvenuti nel tempo;
- la riconquista dello spazio collettivo in modo da garantire le relazioni che portano al dialogo, l'incontro, l'aggregazione, gli scambi di opinione.

Scopo del video è quello di far emergere la crisi dello spazio pubblico nella nostra società e la negazione del "diritto alla cosa pubblica", per animare il dibattito della collettività veso una riappropriazione e una riscoperta dei luoghi.

Marcello Blanda

venerdì 13 novembre 2009

Il GIS day arriva a Palermo

GISDay 2009 a Palermo


Mercoledì 18 novembre 2009 in occasione del GIS DAY si terrà a Palermo una giornata dedicata ai "I Sistemi Informativi Geografici: la provincia di nessuna disciplina.La geografia evade dai suoi confini e invade il quotidiano"

Per maggiori informazioni e per registrarvi cliccate sul Banner gisDAy

giovedì 5 novembre 2009

Salvem el Cabanyal!

Cabanyal, Valencia (Spagna)
Foto di Salvatore Abruscato
[Riflessioni] Il Cabanyal è un antico borgo di pescatori ormai facente parte del sistema-città di Valencia ed ha resistito nel passato ad un possibile sventramento di fine ottocento corrispondente alla "moda" del tempo.
Nel 1993 molte delle sue case, stile liberty, sono state dichiarate Bene di Interesse Culturale. Poi, nel 1998, l'amministrazione comunale in carica decide di riprendere l'idea del piano ottocentesco. L'avenida Blasco Ibañez dovrebbe così continuare il suo percorso fino al mare distruggendo parte di quelle case, nonchè il tessuto storico del Cabanyal. Succede però che un gruppo di cittadini, ossia gli abitanti stessi dell'ormai quartiere-borgo valenciano, decidono di formare un'associazione, la Plataforma Salvem el Cabanyal, che si occuperà da quel momento in poi di prendere provvedimenti affinchè questo non accada, tenendo conto dell'importanza storica, architettonica, urbanistica e sociale del barrio.
Negli anni il Cabanyal ha subito un processo di degrado e viene tenuto fuori dai grandi eventi di riqualificazione che sono avvenute in altre parti della città.
Valencia è oggi una città rinnovata, conosciuta da molti per la Città delle Arti e delle Scienze, la Coppa America, il Gran Premio d'Europa di Formula 1.
Tutti ingredienti per una buona esposizione della città. Oggi infatti, Valencia è meta di numerosi turisti che si accingono ad ammirare le bellezze dell'architettura contemporanea muovendosi tra movida ed eventi sportivi.
Ma cosa ne facciamo della "vecchia" Valencia? la storicità di quei luoghi sta forse cominciando ad essere ingombrante?
Quesiti che penso andrebbero bene anche per altre città.

Salvatore Abruscato