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Statuto

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martedì 16 luglio 2013

Chi è abilitato a coordinare la VAS?


Uno dei temi centrali da affrontare quando si parla delle competenze professionali dei Pianificatori territoriali riguarda l'esistenza, o meno, di competenze esclusive che caratterizzano tale figura professionale. In materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), qualche tempo fa, è stato pubblicato un interessante articolo sulla rivista Urbanistica Informazioni, N. 238 (Luglio - Agosto 2011), dal titolo "Chi è abilitato a coordinare la VAS?", scritto da Giuseppe de Luca e Daniele Rallo, nella sezione relativa all'Associazione Nazionale Urbanisti Pianificatori Territoriali e Ambientali a cura di Alessandro Calzavara. In questo articolo, infatti, viene fatta chiarezza su quale sia la figura professionale con competenze in campo di VAS. 
La VAS è un processo finalizzato ad integrare considerazioni di natura ambientale nei piani e nei programmi per migliorare la qualità decisionale complessiva. L'obiettivo principale della VAS è valutare gli effetti ambientali dei piani e dei programmi prima della loro approvazione (ex-ante), durante (in itinere) ed al termine del loro periodo di validità (ex - post). Ma chi può seguire, redigere e coordinare, dal lato professionale, un procedimento VAS?
In seguito riportiamo uno stralcio dell'articolo, che invitiamo a leggere integralmente.

Il punto di partenza è necessariamente, il Dpr 328/01 che ha fissato le regole per le professioni tecniche. Se leggiamo integralmente quanto qui disposto sulle competenze tra le varie figure professionali, regolate da appositi Ordini, scopriamo che la VAS è riconosciuta come competenza (quasi) esclusiva del Pianificatore territoriale; o comunque questo deve averne il coordinamento generale, perché il solo abilitato a coordinarla e gestirla. Infatti, l'art. 16 sulle competenze professionali, c.2, lettera b) così elenca le competenze del Pianificatore territoriale: "lo svolgimento e il coordinamento di analisi complesse e specialistiche delle strutture urbane, territoriali, paesaggistiche e ambientali, il coordinamento e la gestione di attività di valutazione ambientale e di fattibilità dei piani e dei progetti urbani e territoriali. 
Ora, se analizziamo l'intero Dpr 328/01 possiamo facilmente capirne la portata innovativa ed anche la "riserva" che sottace. Vediamo le altre figure che, secondo il Dpr possono svolgere parti di valutazione ambientale, o meglio alcuni segmenti molto specialistici:

- i biologi: (art. 31, c.1, lettera i) devono circoscrivere la loro attività "valutazione di impatto ambientale", relativamente agli aspetti biologici";

- i geologi (art. 41, c.1, lettera h) possono effettuare "gli studi di impatto ambientale (Via) e per la Valutazione ambientale strategica  (Vas) limitatamente agli aspetti geologici";

- gli agronomi non hanno nessuna competenza legata alla Vas, la competenza specifica non è citata nel Dpr, né in quelle attribuite precedentemente (legge 152/92, che modifica l'ordinamento della professione di Dottore Agronomo e di Dottore Forestale). Solo per similitudine si può estendere una loro competenza, ma comunque limitata agli aspetti agricoli, o meglio per dirla con lettera g) art. 2 della legge 152/92 "per quanto attiene alle componenti agricolo - forestali ed ai rapporti città campagna". La stesa Via, esplicitamente citata come competenza, è molto ristretta. Così recita la lettera r) della stessa legge "la valutazione di impatto ambientale ed il successivo monitoraggio per quanto attiene gli effetti sulla flora e la fauna";

- gli ingegneri (sezione ingegneria civile e ambientale) non hanno una competenza piena nella Vas, ma molto settoriale; il Dpr art. 46, c.1, lettera a) gli affida "la valutazione di impatto ambientale di opere edili e strutture, infrastrutture, territoriali e di trasporto, di opere per la difesa del suolo e per il disinquinamento e la depurazione, di opere geotecniche, di sistemi e impianti civili e per l'ambiente e il territorio";

- gli ingegneri (sezione industriale) non hanno una competenza ampia nella Vas, ma solo molto parziale su un segmento preciso; infatti il Dpr art. 46, c.1, lettera B) affida loro "la pianificazione, la progettazione, lo sviluppo, la direzione lavori, la stima, il collaudo, la gestione, la valutazione di impatto ambientale di macchine, impianti industriali, di impianti per la produzione, trasformazione e la distribuzione dell'energia, di sistemi e processi industriali e tecnologici, di apparati e di strumentazioni per la diagnostica e per la terapia medico - chirurgica". 

- gli architetti nel Dpr 328/01 non ne hanno esplicitamente alcuna, né si trova traccia specifica in altre disposizioni nazionali, né nella direttiva europea. La generica (e coprente) formula che usa il Dpr all'art. 16, c.1, "le attività già stabilite dalle disposizioni vigenti nazionali ed europee per la professione di architetto, ed in particolare quelle che implicano l'uso di metodologie avanzate, innovative o sperimentali" non sono state mai oggetto di indicazione ministeriale o regolamentare specifica . Proprio su questa generica formulazione poggia e si estende la competenza degli architetti sulla Vas.

La competenza per il Pianificatore territoriale sulla Vas, sia come coordinatore che come gestore, può essere intesa come una vera e propria "riserva" professionale. 


L'articolo, quindi, mette in evidenza come i pianificatori territoriali, con le loro competenze multidisciplinari e interscalari, siano le figure professionali più idonee a ricoprire il ruolo di coordinatore del processo di VAS. Se consideriamo il contesto siciliano ci si accorge come uno dei motivi principali per cui la pianificazione comunale si trova in una condizione di stallo è dovuto all'obbligatorietà della VAS. E' evidente come l'apporto di tali professionisti può diventare determinante per superare questa fase per poi cominciare ad affrontare le nuove e importanti sfide legate alla città contemporanea che confluiscano nella riforma urbanistica regionale e rilanciare, a tutti i livelli, il ruolo della pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale.

Per l'articolo completo clicca qui.

Marcello Blanda
Pianificatore territoriale

fonte: Urbanistica Informazioni, N. 238 (Luglio - Agosto 2011), INU EDIZIONI articolo dal titolo "Chi è abilitato a coordinare la VAS?", scritto da Giuseppe de Luca e Daniele Rallo, nella sezione relativa all'Associazione Nazionale Urbanisti Pianificatori Territoriali e Ambientali a cura di Alessandro Calzavara. 

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