Il GIS è uno degli strumenti più potenti tra tutte le tecnologie dell’informazione e viene utilizzato, in maniera sempre più diffusa, a supporto delle decisioni, perché permette di integrare la conoscenza da sorgenti multiple e creare un ambiente trasversale di collaborazione. Nel sito ESRI Italia è descritto come i GIS siano strumenti intuitivi e cognitivi e uniscano a un potente ambiente di visualizzazione la struttura analitica e di modellazione che ha le proprie radici nelle scienze della geografia. Queste caratteristiche hanno come risultato una tecnologia basata sulla scienza, affidabile e facilmente trasmissibile tra culture, classi sociali, lingue e discipline diverse.
Per supportare questa impostazione, i GIS devono potere essere visti secondo tre modalità diverse:
1. L’approccio dei geodati (cioè dati geografici): un GIS è un database spaziale, ossia un database contenente dataset che rappresentano l’informazione geografica in termini di modello di dati generico, e consente la gestione di elementi vettoriali (feature), immagini raster, attributi, topologie, reti e così via
2. L’approccio geovisualizzazione: un GIS consente di costruire rappresentazioni geografiche complete e complesse (mappe) in cui vengono visualizzati gli elementi geografici (feature) e le loro relazioni spaziali con la superficie terrestre. Si possono costruire viste sul sistema informativo sottostante, che sono utilizzate come finestre sul database sottostante, attraverso interrogazioni, analisi ed editing dell’informazione geografica.
3. L’approccio geoprocessing: un GIS è un insieme di strumenti operativi per l’analisi geografica e l’elaborazione dell’informazione. Le funzioni di geoprocessing, a partire da dataset geografici esistenti, consentono di applicare a essi delle funzioni analitiche e archiviare i risultati in nuovi dataset. Il geoprocessing permette di programmare le attività e di automatizzare i flussi di lavoro attraverso l’assemblaggio di sequenze ordinate di operazioni.
Inoltre, nel sito Esri Italia, nella sezione Soluzioni, sono presenti diversi campi di applicazione basate sulla tecnologia Gis e sulle informazioni geospaziali, utilizzate a supporto dei processi riguardanti le attività istituzionali e operative delle Amministrazioni Pubbliche e dei processi di Business delle Aziende private. Tra le numerose applicazioni troviamo quelle nel campo della Pianificazione Territoriale, intesa qui come termine generico per definire tutti quegli strumenti di natura normativa e tecnica volti alla corretta gestione del territorio. Il territorio è un insieme complesso che vive, si evolve, si modifica, la conoscenza delle caratteristiche territoriali è il punto di partenza per un corretto uso dello stesso, la capacità di discriminarlo nelle sue unità fondamentali è il punto di partenza per una gestione di lunga durata secondo i principi dello Sviluppo Sostenibile. Tutta la moderna dottrina sulla Panificazione Territoriale non può prescindere da una corretta capacità di catalogazione dei beni del territorio. I processi di pianificazione del territorio, a qualunque titolo, dovranno quindi essere supportati da sistemi di catalogazione attraverso sistemi GIS. La necessità di una base informativa comune e condivisa in ogni momento da differenti operatori richiede un sistema di procedure standard e interoperabili. I sistemi GIS mettono a disposizioni funzionalità per la condivisione, gestione e la rappresentazione grafica dei temi urbanistici quali ad esempio:
- accesso alle informazioni cartografiche e alfanumeriche sia locali che distribuite;
- rappresentazione grafica di insiemi di oggetti, selezionati con opportune ricerche nel data base alfanumerico, al fine di ottenere rappresentazioni tematiche, indispensabili per la pianificazione urbanistica;
- produzione diretta di estratti e certificazioni;
- consultazione via web di tutte le informazioni contenute nella banca dati, quali dati catastali, piani urbanistici di governo del territorio, numerazione civica, pratiche edilizie;
- gestione degli strumenti atti a regolare gli interventi che modificano il territorio (Piani Urbanistici e relative Norme);
- consultazione di tutte le informazioni relative alla realtà edificatoria esistente (sia su base di cartografia tecnica che catastale);
- controllo dell'applicazione degli Strumenti di Pianificazione; registrazione dei dati cartografici e delle informazioni descrittive relativi agli edifici, alle unità immobiliari, alle particelle catastali, agli strumenti urbanistici di pianificazione e di ogni altro elemento che possa essere localizzato sul territorio;
- utilizzazione degli strumenti di verifica e controllo sullo stato degli interventi urbanistici in corso e su quelli in corso di pianificazione (valutazioni ambientali d'impatto e strategiche), con la possibilità di simularne il loro impatto urbanistico e la stima dei costi.
Fonti:
* L'area metropolitana di Palermo: attrezzature pubbliche di interesse generale e riequilibrio dei sistemi portanti orientati al policentrismo, tesi di laurea di Abruscato Salvatore, Blanda Marcellocalogero, Cuffaro Giuseppe (2011).
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