..Città in rete è un'associazione culturale che si occupa di indagare gli aspetti territoriali delle città sotto il profilo urbanistico, sociale, economico ed ambientale

Statuto

Statuto
Statuto

sabato 17 dicembre 2011

Policentrismo, definizioni e riflessioni

La crescente mobilità di merci e persone, unita alla rapida diffusione delle tecnologie di informazione e comunicazione, rende oggi i tradizionali modelli monocentrici incapaci di descrivere e interpretare le più complesse dinamiche urbane. Il concetto di policentrismo costituisce, dal punto di vista teorico, una sorta di opposizione all’interpretazione “tradizionale” della gerarchia urbana, riferita semplicemente alle dimensioni e alla “massa” delle funzioni delle città (per esempio in termini di popolazione). Sotto questa luce, il dibattito sul policentrismo urbano non si concentra unicamente sulla differente dimensione dei sistemi territoriali, ma sulla varietà e diversità delle funzioni, la loro distribuzione e le conseguenti relazioni di integrazione e interdipendenza tra i centri. 

Il concetto di policentrismo è spesso utilizzato nelle nuove forme di gestione e governo della città, anche se […] il termine è divenuto in voga nella letteratura e nei documenti politici, una definizione chiara e priva di ambiguità è ancora assente (Musterd e van Zelm, pp.697-80). Da un punto di vista politico, l’obiettivo del policentrismo è quello di promuovere uno sviluppo territoriale “equilibrato” e, per questa ragione, è stato inserito tra le politiche di sviluppo della Commissione europea (European Commission, 1999) nell’ambito dello Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo (Ssse).

Alcune definizioni:

[…] la recente attenzione da parte di esperti e decisori rivolta al tema riflette una evidente tendenza del fenomeno urbano: le tradizionali strutture monocentriche e polarizzate, caratterizzate da un unico grande centro dominante, tendono a essere progressivamente sostituite da strutture reticolari e policentriche (Suarez-Villa e Walrod, 1997).

[…] affinchè una specifica area urbana possa essere considerata come policentrica sono necessari due elementi: una struttura spaziale con differenti centri distinti tra loro, nonché l’esistenza di intricate relazioni reticolari tra questi centri (Musterd e van Zelm, 2001, p680).

Possiamo tentare di riassumere il concetto del fenomeno policentrico basandoci essenzialmente su due dimensioni, definendo un policentrismo di tipo areale e un’altro di tipo reticolare. Il primo, banalmente, lo consideriamo come la presenza sul territorio di più polarità nell’ambito di un tessuto urbano, economico e sociale tendenzialmente diffuso; nel secondo, invece, si può considerare non soltanto la distribuzione policentrica in se ma anche le interazioni e interdipendenze che ne possono scaturire.
Le dinamiche policentriche tendono a individuare e considerare la presenza di determinati settori specifici del territorio, dotati di vocazioni particolari, siano esse sociali, economiche, ambientali o culturali. Le connessioni, infatti, non sono basate soltanto da relazioni fisiche o materiali, ma anche, e/o soprattutto, da quelle immateriali. Le connessioni materiali possono essere riferibili all’accessibilità dei poli (infrastrutture lineari, su strada o su linea ferrata, e di quelle puntuali, porti, aeroporti, interporti) e alla tipologia degli scambi (persone, beni, merci...). Le relazioni immateriali ruotano invece attorno a meccanismi di reti capaci di connettere le specificità territoriali per mezzo di attività sociali, economiche, ambientali o culturali. Diventano rilevanti quindi le infrastrutture in chiave di accessibilità alle reti piuttosto che quelle per la movimentazione delle merci, le competenze professionali nei settori innovativi piuttosto che la quantità di forza lavoro e le interazioni tra le istituzioni pubbliche locali (soprattutto per gli interventi nel campo dei servizi). Il tema del policentrismo acquista significati diversi a seconda della scala alla quale è riferito.

Nessun commento: