..Città in rete è un'associazione culturale che si occupa di indagare gli aspetti territoriali delle città sotto il profilo urbanistico, sociale, economico ed ambientale

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Visualizzazione post con etichetta piazze. Mostra tutti i post
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lunedì 30 dicembre 2013

Giocando si impara, vietando si impone

ph. Salvatore Abruscato
Non sarà certamente un cartello di divieto al gioco che educherà, soprattutto le nuove generazioni, a rispettare gli spazi pubblici
I bambini che giocano a pallone, per le strade e nelle piazze, hanno sempre fatto parte dell'ambiente urbano, tipico dei piccoli centri ma anche, in diverse forme, delle città più popolate.

Giocando, i bambini, ma anche gli adulti, socializzano, imparano cose nuove a vicenda (buone e cattive) e qualche regola non necessariamente scritta su un libro (o su un cartello). Insomma, pur nel loro piccolo imparano a vivere e crescere. Farlo, avendo rispetto degli altri, è cosa ben diversa che proibire. Pertanto, non è tanto un problema di schiamazzo, ma di educazione e cultura.

Salvatore Abruscato

mercoledì 7 dicembre 2011

Analisi e utilizzo degli spazi pubblici nel Centro Storico di Palermo: il quartiere dell’Olivella

Stralcio della tesi di laurea di Francesco GravantiDario Tramontana
Università degli studi di Palermo - Facoltà di Architettura
CdL in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale
a.a. 2010-2011

La tematica del rapporto tra lo spazio pubblico e l’uso privato è un tema complesso, soprattutto ai giorni nostri, caratterizzati da molteplici interessi di vario genere: economico, speculativo, finanziari che si mischiano con quelli di carattere storico, culturale, sociale, turistico e di svago. L’interesse per gli spazi pubblici, la loro rappresentatività, il loro modo di viverli, le relazioni tra di essi, il modo in cui si presentano ai cittadini, il loro carattere di funzione pubblica dalla quale ne prendono il termine sono i tratti essenziali di questa ricerca; questi interessi pongono delle domande importanti che ci consentono di capire quali siano e se vi siano dei legami di interazione tra la funzione pubblica e quella privata.

L’area oggetto di analisi è quella dell’Olivella che si trova nel centro storico di Palermo. Essa si presta in maniera ottimale a tutte le nostre domande poiché ha subito trasformazioni nel corso dei secoli abbastanza notevoli sul piano culturale, economico, sociale e morfologico che hanno cambiato l’intero volto del quartiere e degli spazi limitrofi ad esso.

In seguito ad un monitoraggio degli spazi pubblici nel centro storico, ad una analisi storico/morfologica e urbanistica che ci ha consentito di capire quali siano stati i processi che hanno portato alla formazione degli spazi pubblici si è cominciato ad analizzare la tematica riguardante il vero e proprio uso dello spazio pubblico. 

                                             [Evoluzione degli spazi pubblici]

lunedì 27 giugno 2011

Progetto Parterre: workshop a Palermo il 28 giugno


Con l’incontro pubblico del 28 giugno 2011 il partenariato del progetto Parterre intende creare un momento di contatto tra i progetti piloti che animano e costituiscono l’ossatura portante del progetto. Nei progetti pilota che si svolgeranno (in realtà si stanno già svolgendo poiché il progetto è partito a settembre del 2010) si sperimentano concretamente i due soft di Electronic Town Meeting e Demos Plan. Si tratta di strumenti tecnologicamente avanzati che sono stati pensati e anche praticati per favorire i processi di partecipazione e di cittadinanza attiva. Come detto nelle premesse, l’obiettivo è verificare se e quanto tali strumenti siano in grado di rendere più raggiungibili gli obiettivi strategici dei processi partecipativi locali. Il successo della sperimentazione dei due strumenti verificato in diversi contesti europei (nord-centro-sud del continente) renderà più appetibili tali strumenti per un utilizzo a regime da parte delle Pubbliche Amministrazioni dai livelli locali a quelli regionali. In questo Workshop, nella prima parte della mattinata, dopo le presentazioni rituali, saranno sinteticamente proposti i casi dei progetti pilota in Finlandia, Irlanda, Germania e in Toscana. Dopo una breve pausa sarà la volta della veloce presentazione degli stakeholders del progetto pilota di Palermo.

sabato 9 ottobre 2010

Oltre gli spazi su youtube


Il video dal titolo OLTRE GLI SPAZI e' stato pubblicato su you tube.
Per visualizzarlo clicca sull'immagine oppure i seguenti link:

Oltre gli spazi 1 parte:

Il reportage vuole raccontare la crisi degli spazi pubblici, quali piazze, strade, luoghi e "non luoghi" della città, per mezzo di immagini, suoni e rumori, interviste ai cittadini di Palermo ed ai tecnici interessati al tema.
Il video tenta di mostrare in che modo oggi gli spazi pubblici vengono vissuti e come vengono percepiti dalla collettività.

Immagini ed interviste di Salvatore Abruscato, Marcello Blanda, Salvatore Brai e Fausto De Lisi. Montaggio di Enrico Montalbano, assistenti: Salvatore Abruscato, Marcello Blanda, Salvatore Brai e Fausto De Lisi. Musica originale Hatori Yumi - Brusio Netlabel. Questo video è presentato da Legambiente e realizzato grazie al contributo di Fondazione per il Sud all'interno di "a scuola di partecipazione".

Buona visione!

giovedì 23 settembre 2010

Main_Off Ballarò\Albergheria


Venerdì 24 settembre a ballarò, dalle ore 18, MAIN_OFF 7° Congresso delle Musiche e delle Arti Elettroniche Indipendenti con:
Stasi, Dj Naiff, Hatori Yumi, Static Waves + Igor Scalisi Palminteri, Dj Tronica, Erik Honerek, P.A.T.R.I.Z.I.A. (Love Dance), Zetabass, Camillo Amalfi e AUDIO/VIDEO INSTALLATION.
Dalle ore 19 in poi, in via San Nicolò (accanto P.zza Ballarò), si potranno vedere e ascoltare le interviste che raccontano Palermo ed i suoi spazi, con la proiezione del video Oltre gli spazi.

lunedì 7 dicembre 2009

Una demolizione nel silenzio

Il progetto del passante ferroviario prevede a piazza Indipendenza la demolizione di un palazzo di inizio secolo che presenta 4 elevazioni e che risulta sito in corso Calatafimi 53. L’edificio è di pregevole stile architettonico tipico del modo di costruire dell’epoca e fa da quinta alla piazza provenendo da Palazzo dei Normanni. Nonostante la Soprintendenza abbia salvato dalla demolizione l’adiacente Palazzo Corsini, per questo edificio ne ha dato il via libera giustificandosi che l’edificio non è vincolato come bene monumentale. Ma la questione non è stata trattata né dagli organi di stampa locale né dalle associazioni cittadine e presto chi passerà da piazza Indipendenza si renderà conto che, un po’ misteriosamente, “manca qualcosa”. Il passante ferroviario recherà alla città enormi benefici, quindi è comprensibile che debba portare ad alcuni sacrifici ma siamo sicuri che non si poteva fare diversamente? E’ una demolizione necessaria? Cosa si farà in quest’area?

Quando l’edificio sarà demolito, dalla piazza sarà possibile vedere l’area tristemente abbandonata alle spalle di via Colonna Rotta con edificio abusivo annesso, per cui si dovrebbe pensare ad un progetto unitario che oltre a garantire un collegamento pedonale tra piazza Indipendenza e la retrostante via Imera, miri a riqualificare l’intera area. Visto che la demolizione dell’edificio novecentesco è necessaria per la realizzazione dei lavori del passante, non credete che sia altrettanto necessaria la demolizione del palazzo abusivo che sorge alle sue spalle???


Marcello Blanda



martedì 13 ottobre 2009

Spazi pubblici a Palermo


Numerosi sono i problemi degli spazi pubblici relativi alla nostra città, che nel tempo ha visto trasformare la funzione originaria delle piazze, delle strade e degli slarghi da luoghi di ritrovo, discussione, confronto, pausa, riflessione, a luoghi di passaggio, sosta per le auto, caos. La città viene vista in modo aggressivo e i cittadini tendono sempre meno ad uscire da casa, sostituendo internet ed i suoi spazi virtuali alla piazza, le strade ed i pubblici spazi. Se la città, nata come luogo di incontro e di scambio, ha rinunciato allo spazio pubblico, una parte di essa in certi casi, come la periferia, è nata senza una precisa identità. Le periferie possono risultare più o meno uguali in tutto il mondo: stessi casermoni, stesse strade larghe e dritte, stesso abbandono, stessi problemi. Anche se dobbiamo ammettere che esistono casi, forse pochi, di periferie che in un certo modo riescono ad integrarsi al sistema città ed a funzionare da nuovi poli, nuovi centri.
Tornando a Palermo, è facile incontrare una piazza, ma è facile anche accorgersi che quello spazio ci è negato. La piazza non è più un luogo di aggregazione, né di gioco per i bambini o di incontro per gli anziani. Molti sono i casi in cui mancano esempi di arredo urbano in grado di creare ambiente urbano, in grado di far percepire alla gente che quel luogo va vissuto.
Oggi non è così, le auto fanno da padrone, costringono il cittadino a rinunciare agli spazi in cui si dovrebbe vivere in maniera diversa, per pochi metri quadri di posteggio.

Salvatore Abruscato e Marcello Blanda