Dal rapporto annuale di Legambiente, sulla qualità ambientale nelle città italiane, si evince il peggioramento dei grandi centri, ad eccezione di Torino, soprattutto quelli del sud. Sono i piccoli centri ad aggiudicarsi i posti alti della classifica. Belluno (città con meno di 40.000 abitanti) passa in testa alla classifica. Palermo e Catania occupano il terzultimo e ultimo posto.
Alcuni dei parametri utilizzati sono: l'affidabilità del trasporto urbano, la qualità dell'aria, l'efficienza del sistema idrico, la raccolta differenziata, la superficie verde per ogni abitante, la gestione dei rifiuti, i chilometri di piste ciclabili, la diffusione delle energie rinnovabili, la quantità di acque reflue depurate.
Qualcuno potrà pensare che un piccolo centro è più gestibile rispetto ad una grande metropoli. Ma dobbiamo considerare che anche i grandi centri possiedono (o dovrebbero possedere) dei piani per la gestione e il monitoraggio della qualità ambientale.
Nelle politiche urbane e territoriali è importante l'aspetto ambientale, esistono infatti i mezzi per poter operare in tal senso. La Valutazione Ambientale Strategica (VAS), per esempio, così tanto sfoggiata nelle migliori conferenze e seminari degli addetti ai lavori, rimane, almeno al sud Italia, una pura metodologia di valutazione ambientale da applicare nei corsi laurea attinenti.
Forse, quando le regioni si decideranno a normare seriamente tale strumento che, tra i tanti obiettivi, permette il monitoraggio continuo del territorio, anche il sud potrà respirare aria più pulita ed ottenere quei risultati ambientali che migliorerebbero la qualità di vita dei propri cittadini.
Alcuni dei parametri utilizzati sono: l'affidabilità del trasporto urbano, la qualità dell'aria, l'efficienza del sistema idrico, la raccolta differenziata, la superficie verde per ogni abitante, la gestione dei rifiuti, i chilometri di piste ciclabili, la diffusione delle energie rinnovabili, la quantità di acque reflue depurate.
Qualcuno potrà pensare che un piccolo centro è più gestibile rispetto ad una grande metropoli. Ma dobbiamo considerare che anche i grandi centri possiedono (o dovrebbero possedere) dei piani per la gestione e il monitoraggio della qualità ambientale.
Nelle politiche urbane e territoriali è importante l'aspetto ambientale, esistono infatti i mezzi per poter operare in tal senso. La Valutazione Ambientale Strategica (VAS), per esempio, così tanto sfoggiata nelle migliori conferenze e seminari degli addetti ai lavori, rimane, almeno al sud Italia, una pura metodologia di valutazione ambientale da applicare nei corsi laurea attinenti.
Forse, quando le regioni si decideranno a normare seriamente tale strumento che, tra i tanti obiettivi, permette il monitoraggio continuo del territorio, anche il sud potrà respirare aria più pulita ed ottenere quei risultati ambientali che migliorerebbero la qualità di vita dei propri cittadini.
Salvatore Abruscato
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