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Statuto

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martedì 26 ottobre 2010

Gestione dei rifiuti a Palermo

Riceviamo e inoltriamo la seguente comunicazione sulla gestione dei rifiuti a Palermo


[Foto: Rifiuti Zero Palermo]

IL TRACOLLO DELL´AMIA
L'AMIA 8 anni fa era un'azienda in attivo. Adesso è al tracollo. [Fonte:la Repubblicahttp://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/13/sei-anni-che-sconvolsero-amia.html] Ha 180 milioni di euro di debiti e rischia il fallimento. E' adesso amministrata da 3 commissari di Governo per conto del Tribunale fallimentare. Il decadimento dell´azienda (a 100% di capitale del Comune) è iniziato quando il Sindaco di Palermo Diego Cammarata nel 2001 appena eletto nomina i nuovi vertici dell´AMIA: Enzo Galioto (oggi senatore -PDL come il Sindaco-) e Orazio Colimberti, rispettivamente Presidente e Direttore Generale dell'AMIA.
Già nel 1999 l'Amia (con Presidente Artioli e Sindaco Orlando) aveva predisposto un progetto di massima per una piattaforma integrata per la gestione del ciclo dei rifiuti che prevedeva la costruzione di tutta una serie di impianti. Per quasi tutti gli impianti (ad eccezione dell´impianto di biogas) sono stati spesi i soldi senza che questi siano entrati in funzione, o non sono stati proprio costruiti (ad es. l´impianto di Compostaggio).

Gli impianti progettati erano:

di compostaggio,
di selezione della frazione secca multimateriale,
di trattamento e triturazione di inerti,
di depurazione del percolato,
un generatore di calore ed energia elettrica alimentato dal biogas prodotto dai rifiuti,
una nuova area di ingresso e accettazione mezzi,
un impianto per il trattamento di smontaggio, triturazione e separazione della frazione metallica dei rifiuti ingombranti raccolti porta a porta,
di compattazione e trasferenza,
di incenerimento di rifiuti ospedalieri,
una discarica di prima categoria per accogliere i residui di lavorazione dei rifiuti,
un lavaggio per i veicoli che conferiscono in discarica.

[Fonte:http://notes9.senato.it/W3/Lavori.nsf/All/24E3FAC6B20C08DB412567FC002F262B?OpenDocument (COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse MERCOLEDÌ 29 SETTEMBRE 1999 - paragrafo 3.2.1.)]

Lo stato attuale delle cose è
questo:

- l´impianto di compostaggio, ha atteso 10 anni le autorizzazioni, da qualche mese, per quel che ne sappiamo, sono in corso gli espropri.
- dei due impianti di selezione (valorizzazione) della raccolta differenziata ne è stato costruito solo uno a Partanna-Mondello costato 2 milioni di euro (di fondi europei) ma non è stato mai messo in funzione! L'impianto, a quanto pare non ha superato il collaudo.
[Fonte: la Repubblica, articolo intitolato "Amia, l'impianto fantasma": http://palermo.repubblica.it/dettaglio/articolo/1418945]
- L´impianto per la depurazione del percolato (il liquido altamente inquinante prodotto dalla degradazione dei rifiuti in discarica) è stato costruito dopo quasi un decennio, ma è capace di depurare solo un terzo del percolato prodotto e spesso non funziona. Per il trasporto e la depurazione del percolato sono stati spesi circa 20 milioni di euro in 3 anni (mediamente circa 7 MILIONI di euro l´anno). L´impianto realizzato nel 2009 è costato circa 1,2 MILIONI (ma è sottodimensionato: può trattare solo 1/3 del percolato prodotto) Con circa metà della spesa di un solo anno l´AMIA poteva essere autosufficiente nella gestione del percolato! Le ditte che si occupano del trasporto e della depurazione del percolato sono sempre le stesse. Quasi tutto il percolato (una persona di Legambiente ci ha detto addirittura il percolato di tutta la Sicilia) viene mandato a Gioia Tauro (Ma quanto è grande questo impianto?).

Intanto da metà settembre 2009 si è formato un lago di percolato accanto alla discarica (in una zona non impermeabilizzata) che è stazionato lì per 9 mesi circa e che 'rischia di inquinare' le falde acquifere. Il percolato (come si vede dalle foto allegate) usciva proprio dal bordo della vasca, nella quale i rifiuti sono accatastati formando una vera e propria montagna. Intanto il percolato ha già inquinato quattro pozzi privati alle falde di Bellolampo, dagli accertamenti disposti dai pm è emersa la presenza di solfiti, nitrati e metalli [Fonte http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/94088/conferma-delle-analisi-percolato-inquina-pozzi-palermo.htm articolo del 21-06-2010] L´AMIA smentisce con una nota: [http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/94136/rifiuti-amia-palermo-analisi-evidenziano-inquinamento-percolato-cammarata-difende-colpe-lemergenza.htm?a=comment#newComment 22-06-2010]

Adesso, dopo che a metà giugno è stato prosciugato il lago, il percolato arriva al bordo della quarta vasca. I rifiuti della quarta vasca praticamente 'galleggiano' sul percolato, che con le piogge abbondanti rischia di tracimare della vasca e riformare il lago nella stessa zona non impermeabilizzata (con rischio di inquinamento ambientale), come avvenuto nei mesi scorsi.
Il lago di percolato era stato segnalato il 23 ottobre 2009 con un esposto alla magistratura dalle associazioni Rifiuti Zero Palermo e Liberacqua. Da questo sono scaturite due filoni di indagine: una ambientale e una amministrativa.

Renata Di Fazio
(vice presidente Ass. Rifiuti Zero Palermo)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Palermo è stata sempre sporca ....ma mai come in questi anni da quando c'è queesta specie di "sindaco" a "gestire" la nostra povera città.......