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domenica 17 ottobre 2010

Palermo: verde e standard urbanistici

Stralcio di un articolo pubblicato su IL GIORNALE DEI QUARTIERI, mensile di attualità e informazione di Palermo negli anni '80.

IL GIORNALE DEI QUARTIERI n. 7/8 - Luglio-Agosto 1981

IN MATERIA DI VERDE... SIAMO AL VERDE
Ai palermitani spetta solo una mattonella di verde

di GIUSY SERRAVALLE

A Palermo la percentuale di verde pubblico "godibile" è di 0,25 metri quadrati per abitante. Cioè una mattonella in ceramica con la quale si pavimenta la cucina.
Il Piano Regolatore Generale, invece, uno dei documenti meno consultati e maggiormente messi da parte in questa nostra e difficile città, ne prevede, per abitante, 16,5 metri quadrati. Una bella differenza, quindi, che mostra chiaramente come il problema del verde pubblico sia diventato uno dei tanti "casi" che dovrebbero essere affrontati dalla Amministrazione Comunale e posti fra quelli di primaria importanza. Invece, da anni ormai, di verde pubblico se ne parla sempre meno. Alle volte, come è il caso del parco di Villa d'Orleans, la parola verde viene accoppiata con quella "attrezzato", tanto per dare una parvenza di "parco" a delle strutture che saranno essenzialmente sportive.
A Palermo, se consideriamo appunto le strutture sportive, quelle di viale del Fante, ed il parco della Favorita la percentuale di verde per abitante sale a 3,9 metri quadrati. Ma fino a che punto si può parlare di verde "pubblico"?

Panoramica di Palermo e Parco della Favorita

Dopo aver letto parte di questo articolo viene automatico domandarsi, dopo tanti anni, se la città è riuscita a guadagnare abbastanza metri quadrati di vede pubblico per tutti i suoi abitanti.
Gli standard urbanistici sono previsti dal Decreto Interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444. Tale decreto, ricordiamo, viene emanato dopo la L. 765/67 (legge ponte) e prevede standard relativi a diversi tipi di attrezzature di interesse locale e generale (o territoriale).
Per quanto riguarda le attrezzature d'interesse locale, o di quartiere, il decreto stabilisce che ogni cittadino ha diritto ad un minimo di 18 mq di spazio pubblico ripartito nella seguente maniera:

- mq 4,50 di aree per l'istruzione: asili nido, scuole materne e scuole dell'obbligo;
- mq 2,00 di aree per attrezzature di interesse comune: religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, per pubblici servizi (uffici P.T., protezione civile ecc.) ed altre;
- mq 9,00 di aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade;
- mq 2,50 di aree per parcheggi.

Il problema degli spazi pubblici, quindi, non riguarda soltanto il verde ma anche tutti i settori e servizi pubblici di cui la città di Palermo "è dotata".

Salvatore Abruscato

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se dopo 30 anni non è ancora stato ultimato il parco di villa d'Orleans..chissà quanto bisognerà attendere per vedere TUTTA la città attrezzata di pubblici spazi e servizi...svegliamoci!